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Bye Bye WhatsApp, da novembre non sarà possibile scaricarlo su alcuni smartphone: i dettagli

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Svolta clamorosa nella telefonia mobile, visto che dal prossimo primo novembre, l’applicazione WhatsApp, non potrà più essere utilizzata per una serie di smartphone, non adatti ai nuovi aggiornamenti previsti dagli sviluppatori. In particolare, saranno fuori uso quei cellulari, dotati del sistema operativo Android nella versione 4.0.4 o precedenti, datata 2012. Infatti, si tratta di smartphone ormai utilizzati da poche persone. Tuttavia, esiste una motivazione valida a questa rinuncia: gli smartphone che risalgono agli anni tra il 2010 e il 2012, non hanno più le caratteristiche hardware o software compatibili con le novità previste dai programmatori. A dare l’annuncio, sul proprio sito, è stata la stessa piattaforma di messaggistica. Nel frattempo, WhatsApp, sta introducendo una serie di novità per gli utenti, tra cui 37 nuove emoji, affiancati da altre 75 nuove varianti di simboli pittografici già esistenti.

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Attualità

Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Attualità

Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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